2° classificato narrativa 2024
Danilo Cannizzaro
Danilo Cannizzaro vive – e già, di questi tempi… – e lavora con i piedi a mollo nel Mediterraneo, sprezzante dei pericoli connessi con la proliferazione di muffe e condense.
Possiede una di quelle fronti luminose – privilegio concesso ai perincliti Romanzieri – aspersa della rugiada stillante dal potere di maneggiare, mercé la perizia letteraria, il tempo e lo spazio come fosser biglie in mano a un fantolino, e percuote con speciali bacchette donategli personalmente da Billy Cobham i tasti di una Remington a carbonella, da molti considerata oggetto di culto conteso a suon di talleri dalle principali case d’asta internazionali.
Scrive libri affidati all’immortalità grazie al fecondo tributo dei posteri – che ancora non sono nati ma godono di buone probabilità nella riuscita dell’impresa – senza per questo rinunziare ai più commoventi sensi di umanità in virtù dei quali si benigna di concedere il suo verbo anche ai viventi. Ciò non è poco, signore, signori.
Non è poco.
Possiede una di quelle fronti luminose – privilegio concesso ai perincliti Romanzieri – aspersa della rugiada stillante dal potere di maneggiare, mercé la perizia letteraria, il tempo e lo spazio come fosser biglie in mano a un fantolino, e percuote con speciali bacchette donategli personalmente da Billy Cobham i tasti di una Remington a carbonella, da molti considerata oggetto di culto conteso a suon di talleri dalle principali case d’asta internazionali.
Scrive libri affidati all’immortalità grazie al fecondo tributo dei posteri – che ancora non sono nati ma godono di buone probabilità nella riuscita dell’impresa – senza per questo rinunziare ai più commoventi sensi di umanità in virtù dei quali si benigna di concedere il suo verbo anche ai viventi. Ciò non è poco, signore, signori.
Non è poco.